Lui per te morirebbe
Tu così lo uccidi

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Sono stimati in circa 600 mila i cani randagi in Italia e più di 2 milioni e mezzo i gatti. Vagano per le strade in cerca di cibo, riparo, forse una carezza.
Solo nel 1991, con l’entrata in vigore della Legge quadro per la prevenzione del randagismo (n.281/91), i cani e i gatti accalappiati vedevano riconosciuto il loro diritto alla vita. Fino a quel momento dopo soli tre giorni di detenzione venivano uccisi!

Ma i principi ispiratori della legge non hanno trovato sufficiente attuazione pratica. Carente la costruzione di canili sanitari da parte delle amministrazioni locali, scarsi o assenti i programmi di prevenzione delle nascite, le campagne di adozione, le iniziative di promozione di un corretto rapporto uomo/animale.

E negli anni c’è chi ha fatto della detenzione a vita dei randagi un vero e proprio affare. Nonostante la Legge 281/91 indichi nelle associazioni di protezione animali i soggetti prioritari cui concedere le convenzioni per la gestione dei canili, in tutta Italia sono sorte strutture esclusivamente private, nelle quali gli animali devono fare numero e sopravvivere il più a lungo possibile.

Ammassati in gabbie anguste, in strutture fatiscenti, con un’altissima natalità che sopperisce all’altissima mortalità: questi sono i canili lager. Aggiudicandosi la gestione dei randagi, i responsabili di “rifugi/canili” privati possono contare su un contributo che va da 2 a 7 Euro al giorno per ogni cane e il totale può giungere a cifre elevatissime.

Come bisogna comportarsi in questi casi? Chi bisogna contattare?

Questa è la prassi: se le autorità non vi aiutano e non intervengono, contattate il nostro numero 339.2922297

COSA FARE SE SI VEDE UN ANIMALE IN AUTOSTRADA: se percorrendo un’autostrada ci si imbatte in un animale vagante è importante avvisare subito le autorità competenti.

Chiamare il 112 e chiedere della Polizia Stradale che opera su quella autostrada
Indicare il numero dell’autostrada, la direzione e un riferimento preciso, ovvero l’uscita precedente e successiva. Se non le ricordate indicate il chilometrico che appare sempre nel guardrail al centro. Se passate sotto a un cavalcavia potete indicare il numero del cavalcavia stesso che è sempre indicato prima e dopo
Indicare il tipo di animale
Indicare lo stato (vagante o investito)

Nel caso di animali selvatici occorre chiamare la polizia forestale.

COSA FARE SE SI VEDE UN ANIMALE CHIUSO IN AUTO: come dobbiamo comportarci se ci imbattiamo in un animale lasciato all’interno di un veicolo al caldo?
E’ nostro dovere e diritto contattare immediatamente il 112, o, in alternativa il Comando dei Vigili del Fuoco, che hanno competenza di intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il detentore del 4zampe.

COSA FARE SE SI E’ SPETTATORI DI UN INCIDENTE CON ANIMALI: contattare subito il Servizio Veterinario della ASL di competenza territoriale per un tempestivo intervento di soccorso. Se non conoscete il numero, potete contattare il centralino della Asl. Nel caso si assista ad una omissione di soccorso è opportuno coinvolgere le forze di polizia (Corpo Forestale numero telefonico nazionale 1515, Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Polizie Locali/Municipali/Provinciali chiamando il centralino di Comune o Provincia) e raccogliere il numero più elevato possibile di prove. Grazie alle nuove norme del Codice della Strada, il soccorso agli animali è legge: per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative.

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